LA CANTINA

Con giudizio e sensibilità favoriamo il rispetto dell’ecosistema, produciamo vino accompagnando la natura e trasformando i frutti della nostra terra per il benessere di chi ne fruisce.
Giulia Härri – Enologa

La cantina
di affinamento

Realizzata con antiche tecniche costruttive

Il progetto in bioarchitettura è stato curato da Ernesto Illy nel 2010. Grossi gabbioni di pietre sostengono la collina in cui è interrata la cantina, mentre archi in mattoni pieni di terracotta, travi di castagno e tavelle di terra escludono l’uso di cemento armato e ferro prevenendo l’influenza di campi magnetici. 
Qui, in armonia con l’ambiente e l’edificio stesso, il nostro vino fa il suo percorso di affinamento che avviene in botti grandi di rovere di varie dimensioni, da 10 a 54 ettolitri, e in tonneaux di rovere francese, che vanno dai 5 ai 7,5 ettolitri.

La cantina
di vinificazione

La scelta del cemento

Da sempre, per la fermentazione e lo stoccaggio, utilizziamo vasche di cemento sia spazzolato che resinato.

Questa combinazione è ideale per rispettare l’identità del vino, favorisce una micro-ossigenazione controllata e l’inerzia termica, caratteristica del cemento, aiuta sia in fermentazione che in conservazione per evitare sbalzi termici.